F.I.T.A. Comitato Regionale per il Friuli Venezia Giulia - A.P.S.
F.I.T.A. Comitato Regionale per il Friuli Venezia Giulia - A.P.S.

GRUPPO TEATRO SAGRADO

 

Via G. D'Annunzio 17

34078 SAGRADO - GO

proloco.sagrado@gmail.com

dymiot@tin.it

 

Referente

 

Fabio Miotti        dymiot@tin.it  3357825955

 

 

È un gruppo di interesse della Pro Loco Sagrado.

Ha visto la nascita con il progetto “CONTASTORIE” stimolato dal desiderio di portare lo spettacolo dal vivo nel paese di Sagrado, piccolo centro ma importante cerniera viaria e culturale fra le culture giuliane, friulane e slovene. Da qui l’impegno organizzativo della locale Pro Loco, partito nel 2012, con collaborazioni di artisti, professionisti del settore ed altre espressioni della realtà locale, coinvolgendo nostri soci con la produzione di spettacoli. Si propongono al pubblico delle “storie” mediante delle direzioni diverse ma i cui esiti si avvicinano per intercettare il bisogno di recuperare una identità e una memoria collettiva attorno alla quale costruire il concetto e l’energia di una comunità. L’intento è quello di avvicinare le generazioni, mescolando linguaggi ed approcci anche mediante un continuo feedback con il pubblico, ed in questo la vocazione di “vicinanza alle persone” di una Pro Loco può dare il giusto valore aggiunto per ottenere dei risultati.

 

Commedie in cartellone:

 

 

Gruppo Teatro Sagrado
e Teatro degli Intoppi
"Clelia Spirito Spiritoso"


di Italo Svevo con adattamento e inserti di Rita Carone

Regia di Rita Carone

 

Mentre, Ettore Schmitz è alle prese con la trama di una nuova commedia, la sua petulante governante lo infastidisce con continue interruzioni. Lo scrittore ha in mente un’idea e prima che essa svanisca come capita con i sogni, la vuole stendere su carta perciò si mette alla sua scrivania . Mentre scrive i suoi pensieri si materializzano sotto gli occhi dello spettatore che assisterà all’evocazione fatta dal marito della defunta Clelia. Tutto questo si svolge anche in presenza dell’amico di famiglia invitato per l' occasione. Riusciranno i due ad avere le risposte che cercano?     

Tra colpi di scena e comici fraintendimenti forse non tutto andrà come previsto.

 

 

"Ridemoghe su... de novo"

Commedia in dialetti e parlate giuliane

 

E’ una occasione per trascorrere una serata in allegria e leggerezza mediante storielle sagaci e divertenti condite da musica popolare. Sono piccole cose di ogni giorno, ma dal sapore vero e sincero, in cui tutti potranno riconoscersi. Il tutto nei dialetti delle nostre terre con le varie sfumature delle parlate giuliane.     

Mediante la formula del teatro a leggio, il Gruppo Teatro proporrà un tourbillon di umorismo e comicità, semplice e senza tante pretese ma, forse proprio per questo, genuina ed efficace.

 

 


"Se questo è un uomo"

Lettura del romanzo di Primo Levi

 

Primo Levi, il chimico italiano sopravvissuto all’orrore della Shoah e tornato vivo dai campi di Auschwitz,  scrisse “Se questo è un uomo” fra il dicembre del 1945 e il gennaio del 1947.

E’ una storia vera raccontata con la mentalità di uno scienziato  che cerca di spiegare eventi e avvenimenti, sentimenti e sensazioni che quasi nessuno è mai riuscito anche solo a ricordare o pronunciare per decenni.

Risulta sorprendente oggi come i Tedeschi siano riusciti a fare una cosa in cui la logica circondava l’orrore , il loro lavoro era svolto con tale precisione e perizia che poteva apparire ‘normale’ ma era assassinio di massa.                                                                                              

In “Se questo è un uomo” l’uso della “parola” è spinto dalla necessità e dall’urgenza giungendo  ad un alto livello di estetica formale e stilistica; infatti l’uso della lingua è potente per poter esprimere quanto si vuole descrivere: l’orrore e l’abominio. Una sola parola sbagliata  o diversa e la comprensione di chi ascolta potrebbe sfuggire. Proprio per questo il sentimento con cui abbiamo lavorato di più nell’affrontarlo e nel scegliere i brani è stato il rispetto e la volontà di rappresentarlo in fedeltà di quanto è avvenuto e del modo in cui Levi lo dice.                                                                               

Si può pensare che il nostro narratore sia Primo Levi oppure no, ma chiunque potrà condividere i temi e le parole perché la struttura della lettura scenica resta quella del romanzo, il racconto della sua cattura… poi il tempo esplode e perde il senso, le immagini, le figure, i personaggi si accavallano in una specie di brodo, di caos, che aiuta a capire l’esperienza di chi vive in una stanchezza enorme , in una tragedia indicibile.                                                                                

La musica nel corso del recital c’è ed è molto importante,  perché, come nelle vita,  in uno spettacolo il pericolo è l’assuefazione anche dell’orrore,  quindi ci volevano alcune pause per riflettere  e la musica si aggiunge alla parola, sempre creando un’ambientazione diversa.                                         

“Se questo è un uomo”  di Primo Levi è un testo importantissimo perché è un esempio di letteratura necessaria, perché è uno strumento per capire il mondo intorno a noi.               

Levi scrisse “per il bisogno irrinunciabile di raccontare agli altri, di fare gli altri partecipi “ ; noi abbiamo voluto essere strumento e testimoni di questo.

Con la voce recitante: Fabio Miotti e la collaborazione di  Nevio Delbello e Marco Palazzo.

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